XVIII edizione del Festival Internazionale Letteratura-Saggistica Alchimie e Linguaggi di Donne
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16 Settembre 2025
3 minuti

Descrizione
Quest’anno il festival sarà inevitabilmente incentrato sui temi dell’attualità politica contingente, con un focus sui saperi e il nuovo umanesimo.
Il Festival, ideato da Esther Basile, è organizzato in collaborazione l’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli e le curatrici sono Roberta Isidori insieme a Maria Rosaria Rubulotta, che segue la parte artistica con le sue pregevoli Mostre Fotografiche. L’evento, che ha avuto due Medaglie del Presidente Napolitano, si svolge sotto l’egida dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e del Parlamento Europeo, in collaborazione costante con la Regione Umbria e il Comune di Narni.
Sempre numerosi gli ospiti provenienti da tutta Italia e presenti gli amici di sempre.
Molta attesa per la storica Anna Foa con il suo ultimo libro “Il Suicidio di Israele”, premio Strega 2025 per la saggistica e per la vincitrice del Premio Campiello 2025 Wanda Marasco, con il suo “Di spalle a questo mondo”. Poi la giornalista Giuliana Sgrena con il suo ultimo libro “Me la sono andata a cercare”, la scrittrice Gaia Trussardi con “Cara morte, amica mia”, il grande poeta Elio Pecora con “L’acquario” e la nota scrittrice Barbara Alberti con “Tremate, tremate: le streghe son tornate” .
Le poete Rita Felerico, Dorinda Di Prossimo, Floria Bufano, Roberto Masi.
E poi ancora la scrittrice di romanzi storici Adriana Assini, Agnese Benedetti, Lucia Li Pera, Cristiana Buccarelli, Nicola Russo, Isabella Ramella, Maddalena Ceglia, Manuela Sanna esperta di Vico, Grazia Pulvirenti, Cristina Fayad. Marco Patton. Fra le saggiste Antonella Garofalo, Maria Antonietta Selvaggio, Luisa Festa, MariaEster Mastrogiovanni, Giorgia Rubera, Daniela Mainenti con un saggio sulla modernità della nostra Costituzione intervistata dalla giornalista Carmela Maietta per ricordare alcune presenze. Fra gli artisti Guido Bonacci esperto di arte e architettura.
Le registe Silvia De Gennaro e Grazia Morace.
E poi tanta poesia e musica con Lino Blandizzi e Valerio Bruner.
Avremo un Tavolo importante su Saperi e Diritti nell’Area del Mediterraneo con presenze anche della Rete Espansioni di Trieste e molte studiose.
Il Festival di questa valenza si propone prima di tutto analizzare la contemporaneità e fare riferimento alle scrittrici e alle Filosofe del 900’ come Simone Weil o ad Hanna Arendt o Maria Zambrano solo per fare qualche esempio.
La teoria filosofica e politica di Hannah Arendt permane nel dibattito intellettuale contemporaneo, in quanto sempre capace di fornire chiavi interpretative della sfera politica e sociale attuale. L’interesse per le tematiche politiche è la stretta conseguenza della sua vita e della sua esperienza di ebrea, esiliata, pensatrice, in un cosmo intellettuale maschile, in tempi bui, in cui ogni individuo ha smarrito la propria analitica capacità.
Tale inclinazione alla comprensione rende il suo pensiero di estrema attualità in quanto anche oggi è necessario interrogarsi sul mondo e sulle sue dinamiche politiche e sociali al fine di garantire la coesistenza di tutti gli individui nella sfera pubblica.
Tra le varie interpretazioni della teoria arendtiana risalta quella attuata dal pensiero di genere, che vede nella sua filosofia politica una base teorica per la rivendicazione dei diritti femminili.
Tutte le Filosofe nominate si interrogano sui termini donna, identità, esperienza portando ad un cambiamento nell’approccio di un pensiero parallelo..
Le rappresentanti del pensiero di genere si chiedono: «Dove sono collocate le donne nella sua teoria politica? Qual’è il loro ruolo, la loro responsabilità e quale valore è dato alle proprie uniche qualità, sfere, attività o punti di vista?»
E’ necessario fare una distinzione tra le interpretazioni della Arendt nel pensiero femminile: se si cerca nel suo pensiero la questione femminista o se si applica la questione arendtiana al femminismo.
Le scrittrici come Dacia Maraini e le altre amiche che si sono succedute al Festival come anche le Archiviste e la Società delle Letterate e Filosofe hanno contribuito ad arricchire la valutazione del presente, comunicando il nostro essere al mondo.